SERAPHINE LA GIOVANE TESSITRICE
In fondo al bosco incantato ricco di vegetazione, vicino
allo splendido torrente, viveva sola in una piccola casetta, l’anziana
tessitrice Dorina. Avena ormai 90 anni, tuttavia essendo una persona
piena di vitalità, anche se aveva figli e nipoti preferiva vivere in modo
indipendente e viveva sola nella sua casetta.
Una casetta fatta di solidi mattoncini rossi, una porta
d’ingresso in legno di quercia color nocciola. Entrando in casa si vedeva un
tavolo con un meraviglioso vaso pieno di fiori che le regalava l’Elfa Miosarì ogni volta che
andava a farle visita.
Una
poltroncina comoda e soffice le era stata regalata da Re
Orso,
il Capo del bosco, che era andata trovarla una mattina per raccontagli della partecipazione
al concorso canoro da parte del piccolo pesciolino
porta fortuna, Carlone.
Un meraviglioso camino che le aveva costruito il saggio
del ruscello, Mister Granchio Rosso, che scaldava tutta la casetta nei
mesi freddi.
Mentre in un'altra stanzetta c’era un vecchio telaio e
tantissimi sacchi di gomitoli.
L’anziana tessitrice Dorina riceveva in regalo moltissimi
gomitoli di lana.
Con questi gomitoli e utilizzando il suo vecchio telaio
creava delle soffici e caldissime coperte per tutte le creature del villaggio.
All’interno delle coperte Dorina inseriva anche
dei fiori profumati. Quando finiva la coperta la metteva dentro un cesto fuori
dalla porta.
La sua vicina Priscilla che lavora al mercato degli elfi, prendeva la cesta con la coperta e la
portava al mercato per venderla. La sera riportava la cesta con il cibo che
aveva acquistato con la vendita della coperta.
Dorina amava prendersi cura
del suo giardino. Aveva piantato molti fiori colorati e profumatissimi. Una
mattina di maggio, Dorina stava innaffiando i suoi fiori, quando
all’improvviso vide una scatolina dorata semi aperta dove si intravedeva
qualcosa che si lamentava.
Dorina aprì la scatola e vide all’interno una piccola tarantolina magicha e si rese conto che era ferita.
“Povera piccola”, disse Dorina, “Non aver paura, ora ti
porto in casa e ti medico; io mi chiamo Dorina e tu?”, la piccola
tarantolina magica rispose con una voce tenue: “Mi chiamo Seraphine, e ti
ringrazio per il tuo aiuto!”.
Così fece, Dorina portò a casa la piccola
tarantolina magica, le preparò un piccolo lettino, e dopo averla medicata e
fatta mangiare la mise nel lettino per farla riposare.
Appena sarebbe guarita avrebbe potuto tornare a casa sua nella "Terra delle tarantole guerriere".
Passarono alcuni giorni, Seraphine cominciava a stare meglio e chiese a Dorina come riusciva a fare queste bellissime coperte e se
poteva insegnarle ad usarlo.
Dorina era felice della richiesta
di Seraphine e iniziò a spiegarli tutti i suoi segreti per fare queste
magnifiche coperte.
Ormai Seraphine era guarita ed era ora di
ritornare a casa sua.
Seraphine sarebbe partita
all’alba del giorno dopo così Dorina cucinò tutta la notte per
prepararle delle focaccine, dolci da mangiare durante il viaggio e un paniere
di Tarantomisù, che era un piatto tipico che nella “Terra delle Tarantole
Guerriere” preparavano come segno di affetto e amicizia.
Dorina e Seraphine fecero
colazione insieme e poi si salutarono.
Seraphine decise di non tornare
a casa sua subito ma stare a controllare Dorina per qualche giorno
perché la vedeva molto stanca.
Seraphine andò sulla finestra
pensando che Dorina ti sarebbe messa a lavorare al suo telaio. Ma non fu
così, infatti Dorina dopo aver chiuso la porta si era messa a letto priva di
forze.
Erano passati 2 giorni e Dorina non aveva iniziato
a lavorare al telaio per preparare una coperta da vendere al mercato e in casa
non c’era più nulla da mangiare.
Seraphine entrò in casa,
mentre Dorina stava dormendo, prese i gomitoli di lana e iniziò a tessere una
soffice coperta.
Lavorò tutta la notte e la mattina dopo la coperta era
pronta; mise la coperta nella cesta e la portò fuori dalla porta, così come era
solita fare Dorina.
La sua vicina Priscilla vide la cesta, la prese e
come di consueto la portò al mercato.
Di sera riportò la cesta con il cibo che aveva acquistato
con la vendita della coperta; questa volta c’era più cibo perché la coperta
aveva qualcosa che la rendeva speciale e al mercato aveva ricevuto un compenso
maggiore del solito; Priscilla non sapeva che questa volta era stata la
tarantolina magica a farla e che oltre alla lana aveva aggiunto anche setosi
fili di ragnatela che donavano alla coperta una lucentezza ed una resistenza
ineguagliabile.
Seraphine si
rese conto che Dorina non avrebbe più potuto vivere da sola perché non aveva
più abbastanza forza per lavorare con telaio, allora prese una decisione,
vivere in quella casa occuparsi dell’anziana tessitrice Dorina, così da
ricompensarla per tutto l’affetto che ha dimostrato nel prendersi cura di lei quando
era ferita.
Dopo una settimana Dorina si rimise in salute,
ringraziò con tutto il Cuore la piccola tarantolina magica, che considerava
come un’amica speciale, ed era un po' triste perché sapeva che ormai era giunta
l’ora di separarsi.
La tristezza di Dorina si trasformò in gioia
quando Seraphine le disse che ricambiava il suo affetto e che voleva
restare sempre con lei, inoltre Seraphine si era anche appassionata nel
fare le coperte che ormai erano diventate famose in tutto il regno, tanto che
al mercato c’era sempre una gran fila per comprarle, questo fece sì che
l’anziana tessitrice Dorina oltre che aver trovato un’amica speciale,
ebbe anche la possibilità di occuparsi anche di altre attività, della sua
salute e di prendersi cura del suo giardino fiorito, dove tutte le creature del
bosco sapevano che se mai avessero avuto bisogno di aiuto, potevano contare su Dorina.
1 commento:
Bellissima favola per bambini. Complimenti ...
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