
Nel piccolo villaggio tutti i folletti erano in fermento per la gara dei mistici.
Con il più bel rituale di magia al vincitore veniva dato in premio il magnifico libro "LA POTENZA DELLE FORMULE".
Chiunque avesse vinto il libro magico sarebbe diventato il folletto più potente del villaggio per un intero anno.
La gara era stata indetta dal capo folletto del villaggio Mr. Igor per premiare i giovani folletti aditi alle arti magiche, la cosa importante era partecipare alla gara con un nuovo sortilegio e dimostrare abilità e onestà nell’uso delle arti magiche.
Non sarebbe stata tollerata alcuna scorrettezza e alcuna atto di malignità.
Il primo a farsi avanti fu il folletto Bibù di soli 102 anni, che iniziò il suo rituale di magia per far lievitare un sacco pieno di grano.
Inizio con l'accendere una candela e dell'incenso profumato al mughetto, poi iniziò a recitare:
"animel sifutu non sa di salir senza gravità! animel sifutu non sa di salir senza gravità!
animel sifutu non sa di salir senza gravità!animel sifutu non sa di salir senza gravità!animel sifutu non sa di salir senza gravità!animel sifutu non sa di salir senza gravità!animel sifutu non sa di salir senza gravità!"
Per riuscire nell'impresa doveva recitare la formula un centinaio di volte e così avvenne:
Dopo più di 3 ore stanco e senza voce il poverò Bibù riuscì finalmente a far lievitare il sacco di circa un metro.
Ci provò nell'impresa il secondo concorrente la piccola Sirin, giovane folletta di soli 90 anni dal carattere molto irrascibile,
io riuscirò a far cadere delle mele dall'albero con il mio incatesimo.
Inizio con l'accendre una candela e dell'incenso profumato al sughero poi iniziò a recitare:
"pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!
pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!"
L'impresa sembrava arduata ma la piccola Sirin non si perse d'animo e ricomincio :
"pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!
pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!pomo di mela scendi sul prato!"
Finalmente le mele iniziarono a cadere dall'albero e furono così tante che colpirono sulla testa tutti i partecipanti alla gara dei mistici.
Niente applausi per la piccola Sirin che fu scartata dalla gara.
La givane e impulsiva Sirin si infurio' così tanto dal malo modo di come era stata trattata che usò una formula terribile per scatenare un uragano in modo da poter far terminare la gara
iniziò a recitare:" saette e fulmini scagliatevi sul villaggio ora e in modo violento al mio volere!
saette e fulmini scagliatevi sul villaggio ora e in modo violento al mio volere!
saette e fulmini scagliatevi sul villaggio ora e in modo violento al mio volere!"
Dopo pochi minuti il tempo cambiò, tutto iniziò a volare in aria, trombe d'aria iniziarono ad abbattersi sulle abitazioni , colpirono anche la quercia proibita, tutti i folletti a questo punto scapparono. Adirato il grande capo folletto si arrabiò moltissimo con la presuntuosa folletta, che solo per rabbia aveva scatenato un uragano sul villaggio senza tenere conto dell'immenso danno che avrebbe arrecato alla popolazione che stava assistendo al grande eventi.

Infuriato prese delle bacche argentate e inizio a recitare :
"calma la furia e torna il sereno, tutto sereno ora deve tornare!"
Finalmente la magia del capo folletto iniziò a calmare il tornado e ben presto la situazione iniziò a tornare alla normalià.
Tutti i folletti videro sgomenti l’enorme disastro causato dalla giovane folletta.
Tutto intorno era stato distrutto, alberi sradicati , case scoperchiate, negozi distrutti, animali scappati nella foresta per lo spavento.
Tutto intorno sembrava uno spettacolo tragico e desolante .
Tutti si voltarono verso la folletta che solo all’improvviso capì a che cosa la aveva portato la rabbia e l’egoismo.
In un solo gesto aveva distrutto un intero villaggio.
Mortificata scappò nei boschi secolari con la promessa di non farsi più vedere e di non praticare più le arti magiche.
Ci vollero molti mesi prima di risistemare tutto il villaggio, tutti lavoravano dal giovane all’anziano e con tanta fatica il villaggio fu rimesso in sesto come prima della gara alla vigilia del Natale dell’anno dopo .
Nessun commento:
Posta un commento