
Il Ranocchio Giacomino, stava tranquillamente gracidando sulla sua foglia preferita, ai bordi dello Stagno Fatato, quando all'improvviso fu distolto da uno strano rumore proveniente all'interno della Palude Nera.
Curioso di natura, decise di andare a vedere che cosa era successo, iniziò a saltare da una pietra all'altra fino ad addentrarsi nella Palude Nera.
Arrivò ben presto sul luogo dove aveva sentito il rumore, ma non vide nulla, allora si avvicinò ancora di più, e guardando meglio vide sopra una pietra una bellissima Anfora Dorata.
Ma come era finito quell'Anfora in questo luogo?, si chiese il Ranocchio Giacomino, e chi poteva averla persa?
Timoroso ma con decisione prese l'Anfora Dorata e la portò nel suo Stagno Fatato.
Appena arrivato allo Stagno prese una bella foglia e la cucì vicino alla sua foglia preferita,vi pose l'Anfora Dorata e tranquillamente riprese felicemente a gracidare.

Al''imbrunire accade una cosa molto strana, il Ranocchio Giacomino stava felicemente gracidando quando all'improvviso l'Anfora Dorata si illuminò e apparve una moneta d'oro.
Questo avvenimento accade al tramonto per tutti gli altri giorni a seguire.
Dopo alcuni giorni però il Ranocchio Giacomino, aveva già un bel sacchetto pieno di monete d'oro, ma non sapeva cosa farne, lui aveva tutto quello che gli necessitava, un bellissimo Stagno Fatato, la sua foglia preferita sulla quale gracidava per ore, cosa poteva farsene di monete d'oro???
Ci pensò a lungo e prese una decisione, metterò una moneta dietro ogni capanna del villaggio degli gnomi, forse loro sapranno cosa farne e starò su un albero a vedere cosa succede.
Così fece, durante la notte saltò nel paese e mise una moneta d'oro dietro la porta di ogni capanna, giunto all'ultima capanna si era fatta quasi l'alba e il Ranocchio Giacomino saltò su di un albero per vedere la reazione degli abitanti del villaggio.
Man mano che le porte si aprivano, vedeva lo stupore sul volto degli gnomi nel trovare una moneta d'oro, erano tutti felici, li sentiva far progetti, molti parlavano che finalmente potevano comprare cibo per la famiglia, sementi per i raccolti e tutto quello che finora gli era stato proibito dalla povertà
Gli gnomi erano felici e questo rallegrò molto il Ranocchio Giacomino, stanco decise di ritornare al suo stagno per riposarsi.
Prese la decisione che avrebbe fatto la stessa cosa il mese prossimo. E così avvenne.
Ritornò infatti di notte dopo un mese con un altro sacchetto pieno di monete d'oro da distribuire agli gnomi ma quando giunse al villaggio, vide una cosa molto strana in centro alla piazza, c'era una grande statua raffigurante un Ranocchio, anzi era proprio lui il Ranocchio Giacomino con in mano un sacchetto pieno di monete d'oro.
Sotto la statua c'era una targa con su scritto:”Grazie Ranocchio Giacomino, sappiamo che sei stato tu a portarci le monete d'oro perché quella notte un piccolo gnomo stava guardando fuori dalla finestra e ti ha riconosciuto”
Questo fece molto felice il Ranocchio Giacomino che continuò per anni ad aiutare il villaggio degli gnomi senza mai chiedere nulla in cambio

Fine...